In giapponese si chiama Kintsugi, l’arte di riparare le fratture con l’oro, di dare valore ad ogni cicatrice, di salvare il salvabile rendendolo migliore, rendendolo eterno. Siamo destinati a cambiare, lo facciamo ogni minuto, cambiando idea su tutto, anche su quelle che certezze che mai avremmo pensato di perdere. Eppure eccoci qui, a reinventare ogni giorno il nostro destino, a cercare di rimettere insieme i pezzi, l’uno dopo l’altro, in questo mosaico intricato, in questa somma di giorni. Forse è per questo che mi piacciono le rovine, i luoghi scompigliati dal tempo. Perché non sono mai uguali, perché sono la prova che in piedi ci si può restare, nonostante il male, nonostante tutto. Basta solo scegliere l’oro, non il fango, per rimettere a posto ogni cosa.
Ci vuole più coraggio a restare che a fuggire via.
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Hair Style Image di Massimo Castiglia
Ph Roberto Cipolla