Ronda è stata la terza tappa del mio tour in Andalusia eppure si è imposta subito come una di quelle mete impossibili da dimenticare. La sua bellezza antica, il suo miscuglio di stili e il Ponte Nuevo a strapiombo sulla gola del Tajo, l’hanno resa famosa in tutto il mondo ponendola come una delle tappe obbligate per tutti coloro che desiderano scoprire l’anima vera di questa regione unica e ricca di fascino.
Ronda fu fondata nel IX secolo a.C e reca ancora oggi le vestigia gloriose del suo passato. Le rovine romane, i bagni arabi, il suo celebre ponte: non c’è angolo a Ronda che non racconti una storia. Questa affascinante cittadina ha infatti incantato personaggi come Orson Welles ed Emingway e continua ancora oggi a richiamare turisti da tutto il mondo.
Ronda è famosa, oltre che per le numerose testimonianze storiche romane e musulmane, per il maestoso Ponte Nuevo che sovrasta la gola di El Tajo e unisce la città nuova a quella vecchia. Fu costruito tra il 1759 e il 1793, in più di tre decenni. È considerato un capolavoro di ingegneria per via delle sue dimensioni: Misura infatti 98 m di altezza e 70 m di lunghezza. Nonostante la sua imponenza, il ponte si integra perfettamente con la natura circostante, divenendo un tutt’uno con le rocce della suggestiva gola che sovrasta.
Incantevole anche il Ponte Vecchio, a poche centinaia di metri di distanza, da cui è possibile ammirare l’antica cinta muraria ( Ronda ne ha ben 3 costruite in epoche differenti) e raggiungere i Bagni Arabi, altro must indiscusso della città. Situati nel quartiere San Miguel, questi antichi bagni testimoniano la dominiazione araba di Ronda, mostrando un interessante spaccato delle terme dell’epoca.
Ronda è fortemente collegata anche alla Corrida, con la sua celebre Plaza de Toros. Qui si trova una delle arene più antiche di Spagna, inaugurata nel 1785, oggi adibita a museo.
Da non perdere la Casa Museo Don Bosco, in perfetto stile Andaluso. Costruita intorno al 1850 e ristrutturata all’inizio del XX secolo in stile modernista dall’architetto Santiago Sanguinetti, fu donata dall’ingegnere Don Francisco Granadino Pérez e da sua moglie Doña Dolores Gómez Martínez alla congregazione salesiana. Nel corso degli anni la casa ha avuto anche diverse destinazioni d’uso: fu residenza per studenti, centro giovanile, sede del gruppo teatrale salesiano spagnolo “TES” e centro culturale. Da qui potrete ammirare una delle viste più belle del territorio circostante e del Ponte Nuevo.
Meravigliosa la Iglesia di Santa Maria la Mayor, una delle più importanti della regione grazie ad un mix di stili che va dal Moresco, al Gotico, al Barocco. Come spesso successe in Andalusia, al posto dell’ex moschea di Ronda, fu costruita la Iglesia de Santa Maria la Mayor. I lavori iniziarono nel 1485 e furono completati alla fine del XVII secolo. Colpita da un violento terremoto nel 1850, parte della costruzione originaria andò distrutta, richiedendo perciò un sapiente lavoro di ricostruzione. L’interno della chiesa è spettacolare. Oltre che ospitare un antico arco facente parte del mihrab della moschea moresca, è possibile ammirare i suoi opulenti altari e la sua suggestiva navata.
Sono tante le attrazioni da ammirare in quesra incantevole città. Perchè limitarsi a leggere quando si piò scegliere di viverle?
Articolo scritto in collaborazione con Spain.it e Turismo de Ronda
Ma la prima foto è incredibile! Che posto meraviglioso