E poi la vita decide di sorprenderti, facendoti ritrovare quei ricordi che pensavi ormai persi per sempre. 24 ore dopo aver scattato queste foto, avrei osservato con gli occhi lucidi le luci di Praga abbandonarsi all’alba, ormai sostituite da un nuovo giorno. Le avrei viste chiudersi sul Moldava ancora addormentato, lampeggiare sulle insegne dei negozi sempre aperti, perdersi tra le strade immense di quella città che mi apprestavo a lasciare in punta di piedi, con il timore che vedendola svegliarsi mi sarebbe mancata la forza di dirle addio.
Ho trovato queste foto per caso, come un tesoro nascosto e poi dimenticato. Le ho trovate e ho riso, ho pianto, fino a sentire le ginocchia cedere e le mani correre sulla tastiera. Dovevo scrivere. Di quella mattina che scattai con mio padre in Via Lannova, di quei giorni passati troppo in fretta, del freddo gelido che in compenso riscaldava l’anima, di un giorno, un giorno ancora, tra le braccia di Praga.
Praga è piena di sogni persi in altrettanti sogni. A Praga, è tutto particolare oppure, se volete, nulla è particolare. Puó accadere qualsiasi cosa.
J.L Borges
Camicia Zuiki | Giacca Romwe | Gonna Eiki|