Accoglienza a 5 stelle: il fascino senza tempo dell’Hotel Bernini Palace

Sophia Loren è stata qui. Ma anche Almodovar, Monicelli, Saramago e Cavour, che era solito incontrarsi con i membri del Parlamento e del Senato proprio nell’elegante sala al primo piano, oggi Sala del Parlamento o delle Colazioni, quando Firenze era Capitale d’Italia. Anche Mastroianni è stato qui, e Tornatore e Carlos Fuentes e tanti di quei personaggi illustri tra scrittori, attori, registi e politici che a elencarli tutti sarebbe impresa ardua persino per lo storico più attento.

Non solo luxury hotel, ma vero e proprio baluardo di storia racchiuso nel cuore di Firenze, l’ Hotel Bernini Palace sorge a pochi metri da Piazza della Signoria, dagli Uffizi, e dalla cupola più celebre della storia dell’arte, quella del Brunelleschi, che svetta in tutta la sua maestosa bellezza dalla finestra della lussuosa suite al quinto piano, custode silenziosa di uno dei panorami più fulgidi della città.

Un tempio del lusso, che conserva tra arredi d’epoca e dettagli di stile, le storie di coloro che lo hanno vissuto ed abitato anche solo per una notte, aggiungendo un altro tassello prezioso alla storia di questo luogo leggendario. Membro del prestigioso gruppo Duetorrihotels e di Preferred Hotels & Resorts, incarna perfettamente l’arte dell’ospitalità italiana, ricevendo numerosi riconoscimenti a livello internazionale e finendo tra le 100 eccellenze della guida di Forbes nel 2020, confermandosi come uno dei luoghi di charme più autentici e apprezzati del Bel Paese, grazie all’armonia perfetta tra passato e presente, tra storia ed accoglienza, che si respira nei suoi preziosi spazi.

Dalla meravigliosa Hall, percorsa in tutta la sua eleganza da originali modelli di teste dotate di eccentrici cappelli – ereditati probabilmente da un’antica boutique di copricapi che si pensa ne occupasse anticamente il posto – al raffinato Lounge Bar, dove sorseggiare in tutta calma un Golden Martini con polvere d’oro o concedersi un whisky da intenditori, fino alla terrazza panoramica con vista su Palazzo Vecchio, ogni angolo dell’Hotel Bernini Palace è un invito al lusso e alla raffinatezza.

Chicca imperdibile per gli amanti dello stile rinascimentale, il Tuscan Floor, dove ogni dettaglio è curato per offrire agli ospiti l’emozione di un vero salto nel tempo, grazie a camere decorate con pavimenti in cotto, mobili e tessuti dalle calde nuance cromatiche sui toni del rosso, dell’amaranto e dell’oro che uniscono tocchi rinascimentali ad echi orientali grazie ad arazzi d’epoca, preziosi tendaggi e baldacchini, ricreando un ambiente originale e romantico.

Ma il vero capolavoro dell’hotel è la Sala del Parlamento, uno spazio unico intriso di storia e suggestioni, dove spiccano i tondi affrescati dedicati a protagonisti del Risorgimento italiano come Garibaldi, Cavour e La Farina e che ha ospitato il 27 novembre 2024 l’esclusivo BTO Women Bernini Hotel Award in collaborazione con Toscana Promozione Turistica, dedicato a coloro che più si sono distinte per innovazione e creatività nel settore del giornalismo, dell’artigianato e dell’ospitalità. Un momento speciale che ha riunito nei raffinati spazi del Bernini Palace le protagoniste (e non solo) del BTO Women, il nuovo format al femminile ideato dalla giornalista Clara Svanera che per la prima volta ha portato in BTO le testimonianze di 12 grandi donne grazie ai talk “Felicità”, “Coraggio” e “Innovazione”.

Tre incontri, tre entusiasmanti occasioni per entrare nelle storie di chi giorno dopo giorni ha costruito il suo futuro con tenacia e dedizione, plasmando il proprio destino e ponendolo come esempio alle giovani donne che cercano disperatamente il proprio posto nel mondo. Riflessioni, sinergie e grandi progetti che dal 27 al 28 novembre hanno colorato di “rosa” gli spazi della Stazione Leopolda, offrendo a visitatori ed esperti del settore un punto di vista privilegiato sulla sensibilità, la forza e la tenacia femminile.

Tante sono le sfumature di Firenze, tante come quelle di una donna, come quelle di un hotel che stando al suo centro parla ancora la lingua delle grandi emozioni. Ci sono posti dove sognare è più semplice, questo è uno di quelli.

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